Con lo slogan “power your life”, arriva il 29 settembre la Giornata mondiale del cuore, istituita nel 2000 dalla World Heart Federation, e incentrata quest’anno sulla responsabilità individuale del cittadino a mantenere in salute il proprio cuore. In Italia, l’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Italiana per il cuore, e richiama ogni anno diverse azioni di prevenzione. Le malattie cardiovascolari sono infatti responsabili del 44% di tutti i decessi e sono ancora la principale causa di morte nel nostro paese. In particolare, la cardiopatia ischemica è la prima causa di morte in Italia, responsabile del 28% di tutte le morti, mentre gli accidenti cerebrovascolari sono al terzo posto, dopo i tumori.
Oggi esistono esami per il cuore, le arterie e la circolazione che permettono di prevenire e valutare il loro stato di salute in maniera sempre più efficace. Tra questi l’holter cardiaco e pressorio, uno strumento che monitora l’attività elettrica del cuore e misura la pressione sanguigna, indicato in caso di cardiopatie, ipertensione ma anche nei soggetti apparentemente sani ma con stile di vita rischio. A partire dal 29 settembre, in occasione della giornata del cuore, e per tutto il mese di ottobre, l’Istituto San Carlo propone questo esame ad un costo ridotto del 10%.
Holter cardiaco e pressorio
Accade spesso che i sintomi di eventuali problemi cardiaci o di pressione arteriosa non si manifestino durante l’elettrocardiogramma o non trovino riscontro in sede di visita cardiologica con la normale misurazione dei valori di pressione. Si ricorre in questi casi a un controllo prolungato, della durata di almeno 24 ore, con l’holter cardiaco e pressorio. Come funziona? Il paziente indossa uno speciale apparecchio portatile di piccole dimensioni, che monitora e registra l’attività elettrica cardiaca e la pressione arteriosa, in qualsiasi luogo e a prescindere dall’attività svolta. Il monitoraggio continuo, diurno e notturno, consente il controllo di dati riferibili anche a specifici eventi, che il paziente stesso annoterà, e che potrebbero rivelare una possibile relazione tra le proprie attività e abitudini e l’eventuale disturbo. Al termine dell’esame, il paziente riconsegna l’apparecchio e lo specialista, tramite appositi software, elabora i dati, per la diagnosi e le relative strategie terapeutiche