L’incontinenza urinaria colpisce oltre 3 milioni di italiane con un impatto importante nella qualità della vita. Per chi ne soffre, anche semplici movimenti quotidiani, come una risata, uno starnuto o un colpo di tosse, possono bastare per causare la perdita di controllo del bisogno di urinare. Eppure, solo un terzo delle pazienti si rivolge ad un medico e riceve i trattamenti adeguati, superando le reticenze e gli imbarazzi diffusamente provati nei confronti di questo disturbo.
L’incontinenza urinaria si divide principalmente in due tipi: da sforzo e da urgenza. La prima si manifesta in seguito ad improvvisi aumenti della pressione addominale dovuti a sforzi fisici, tosse o starnuti. Nelle forme da urgenza, invece, la perdita di urina è accompagnata o preceduta da un improvviso ed irrefrenabile bisogno di urinare.
Le cause sono varie. In particolare, l’incontinenza urinaria femminile è un comune effetto della gravidanza e del parto, poiché la pressione esercitata sulla vescica, i cambiamenti ormonali e lo stiramento della muscolatura durante il parto possono indebolire il pavimento pelvico. Per questo, in gravidanza e nel post-parto, i muscoli pelvici andrebbero tenuti in allenamento con appositi sport ed esercizi da effettuare su indicazione dello specialista.
Altro principale fattore di rischio per l’incontinenza è l’obesità, per via del peso che poggia sulla vescica (in diversi casi quando si riacquista il peso forma il problema si risolve), mentre in menopausa è il calo degli estrogeni che determina la perdita di spessore ed elasticità della vescica. Tra le cause irritative scatenanti vi sono inoltre le infezioni del tratto urinario(soprattutto le cistiti), alcune malattie come il diabete o patologie croniche e neurologiche (Alzheimer, morbo di Parkinson) e determinati fattori legati allo stile di vita (il fumo, l’assunzione di caffeina, bevande gassate o di alcuni tipi di alimenti e alcune categorie di farmaci).
La soluzione c’è
Ogni tipo di incontinenza ha il suo rimedio, proprio per questo è importante riconoscere il problema in tempo e affrontarlo prima che degeneri. Oggi è possibile contare su un’ampia gamma di possibilità di trattamento: dalla semplice correzione degli stili di vita agli esercizi di rieducazione e ginnastica o con l’utilizzo di apparecchiature elettriche, dai trattamenti farmacologici alle terapie chirurgiche.