La carbossiterapia, metodica medica che sfrutta l’anidride carbonica a scopo terapeutico, è molto nota per la sua efficacia nella cura della cellulite, delle adiposità, dei problemi di circolazione e dell’invecchiamento cutaneo. Non tutti sanno però che il trattamento è impiegato con successo anche in ambito ginecologico, per la sua capacità di migliorare la funzionalità e il benessere delle parti intime femminili.
L’anidride carbonica, iniettata in punti strategici dei genitali esterni, permette infatti di ossigenare i tessuti e migliorare l’atrofia cellulare. Si determina così un aumento di nuovi capillari nelle zone interessate con un’azione rigenerativa attorno ai nervi, alle ghiandole e nei muscoli.
Senza alcun effetto collaterale, e senza dover ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva o all’uso di estrogeni, la carbossiterapia consente di raggiungere importanti risultati nel trattamento delle seguenti problematiche:
- Lievi incontinenze urinarie (spesso causate dalla gravidanza): restituisce turgore e tono alla muscolature.
- Secchezza e atrofia vaginale, prurito, arrossamenti e dolore durante i rapporti sessuali: migliora il microcircolo e la vascolarizzazione degli organi genitali.
- sensibilità della zona nell’atto sessuale.
Ogni seduta, prevede 7/8 micro iniezioni. Si avverte un leggero bruciore, destinato a sparire nel giro di pochi minuti. Occorrono generalmente 5- 8 sedute.