Rinite allergica: riconoscerla e affrontarla

Starnuti, naso che cola, prurito agli occhi: nella stagione primaverile, con l’arrivo dei pollini, i soggetti allergici sono maggiormente esposti ai sintomi della rinite. Un disturbo troppo spesso considerato “banale” e ancora oggi sottostimato: in tanti ne soffrono senza rivolgersi al medico, abituandosi progressivamente allo stato di malessere percepito.

Eppure, una rinite non controllata può avere un notevole impatto sulla qualità di vita, influendo sul rendimento scolastico e lavorativo, e importanti ricadute sulla salute. In primis è un importante fattore di rischio per lo sviluppo dell’asma bronchiale.  Gli allergeni considerati più a rischio per lo sviluppo dell’asma sono quelli “perenni” (acari della polvere, peli di animali e muffe) ma anche i pollini specie durante la fioritura intensa, possono causare tosse persistente e asma, complicando la rinite allergica stagionale.

Si stima che circa un terzo dei pazienti con rinite sia affetto anche da asma, e che il rischio di asma nei soggetti con rinite sia circa quattro volte superiore rispetto ai soggetti senza rinite. Inoltre, la presenza di rinite nel soggetto asmatico è un fattore di rischio per un minor controllo dell’asma. Altre patologie connesse alla rinite possono essere: disturbi del sonno (apnee e russamenti), poliposi nasale, otiti e sindrome rinobronchiale.

Come diagnosticare la rinite allergica

I sintomi dell’allergia spesso sono simili a quelli di un raffreddore. Quando persistono nel tempo e si accentuano in determinati periodi dell’anno, è fortemente sospetta una rinite allergica. Soprattutto nei soggetti con familiarità per malattie allergiche.

È importante ricorrere a una valutazione specialistica per essere certi che si tratti di allergia. L’allergologo potrà infatti accertare la diagnosi e individuare gli allergeni responsabili mediante indagini allergologiche appropriate (test cutanei e successivamente test sul sangue più accurati). Dopo un corretto inquadramento clinico si potrà valutare la terapia più adeguata, che varierà a seconda dell’intensità del disturbo (ad esempio: decongestionante nasale, spray nasale cortisonico, vaccino antiallergico ecc).

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