È l’intervento chirurgico più eseguito al mondo e uno tra i più antichi mai praticati. L’operazione per rimuovere la cataratta, quella sorta di velo che offusca lo sguardo e che annebbia la visione, è oggi eseguita di routine, grazie a una tecnica con
ultrasuoni che riduce gli effetti collaterali.Non solo: la tecnologia ha fatto ulteriori passi avanti, permettendo di eliminare il problema della cataratta in modo rapido e indolore e, allo stesso tempo, di risolvere difetti di vista già esistenti o causati dall’intervento stesso. Sono state infatti messe a punto delle lenti che, inserite nell’occhio, permettono di risolvere i disturbi visivi pre-esistenti o quelli causati dall’intervento stesso.
«Si tratta di una nuova generazione di protesi intraoculari che risolvono tutti i difetti di vista, le AT IOL, acronimo di lenti intraoculari a tecnologia avanzata – spiega Alberto Bellone, oculista di Torino specializzato in chirurgia refrattiva e microchirurgia oculare. Sono lenti multifocali, costruite sul paziente in base ai difetti visivi e alle abitudini personali, come ad esempio la lettura o la guida notturna. Durante l’operazione sono impiantate all’interno dell’occhio garantendo una visione ottima anche senza occhiali».
Le AT IOL di ultima generazione, in commercio da circa un anno, sono prive dei difetti delle precedenti generazioni. «Con le vecchie lenti la visione era ottima, ma in alcuni pazienti, potevano verificarsi aloni notturni – spiega Bellone. Questa nuova versione ha eliminato i problemi migliorando le performance del nuovo tipo di lente. Pochi pazienti, tuttavia, conoscono la possibilità di impiantare lenti AT IOL o si fanno influenzare da chi ha utilizzato le precedenti versioni e non è rimasto così soddisfatto. Oggi, fortunatamente, tutti i difetti sono superati: ne ho impiantate oltre un centinaio, con un tasso di soddisfazione vicino al 100%».
Le nuove lenti multifocali offrono l’opportunità di una seconda giovinezza, permettendo una vita sportiva e dinamica ed eliminando, nello stesso tempo, gli occhiali per leggere: «Dopo i 50-55 anni, il cristallino perde la sua elasticità e quindi la capacità di mettere a fuoco le immagini da vicino – afferma l’oculista -. Quindi se il paziente ha un difetto di vista, si può rimpiazzarlo con uno artificiale che corregga tutti i difetti Dopo la rimozione della cataratta è spesso necessario l’uso di lenti correttive, nella stragrande maggioranza di casi per leggere da vicino o per un difetto residuo o indotto dall’intervento. Oggi, grazie alle nuove lenti intraoculari multifocali, è possibile vedere in modo ottimale, in quanto correggono difetti pre-esistenti come astigmatismo ed ipermetropia».